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IRI: Crescite importanti per i formaggi, soprattutto nei discount

CibusLab

IRI: i formaggi un mercato da oltre 7 miliardi. Crescite importanti, soprattutto nei discount

Nell’ambito dell’ultimo workshop del programma Cibus Lab, tenutosi lo scorso 30 Marzo e che aveva come protagoniste le diverse categorie dei derivati del latte, è stato di assoluto interesse l’intervento del dott. Alessandro Poli di IRI.

Per i derivati del latte è stato il dott. Poli a riportare ed a spiegare i dati e le dinamiche del mercato, che assieme ai formati di vendita tradizionali includevano anche le vendite del canale Discount

Il comparto del latte e derivati è molto grande infatti nel 2020 il fatturato prodotto è stato di circa 12,2 miliardi di euro (Libero Servizio + Super + Iper + Discount). Nel periodo indicato la crescita dell’intero comparto è stata davvero esponenziale (+8,1%) e si è diffusa su tutti i mercati ad eccezione del latte fresco, in crisi da un periodo superiore a quello della pandemia.

All’interno del comparto dei derivati del latte, il formaggio, sia a peso imposto che a peso variabile, rappresenta una categoria decisamente preponderante con ricavi oltre 7,2 miliardi di euro, ed una crescita del +9%. Se poi si estende l’analisi sulla crescita dei volumi, l’aumento è ancora più rilevante (+10,5%).

 

GUARDA L’INTERVENTO DI ALESSANDRO POLI
(IRI Worldwide)

 

Entrando ancora di più nello specifico della categoria è interessante notare come le vendite a peso imposto siano superiori a quelle peso variabile: le prime incidono il 57% del totale con una crescita realizzata lo scorso anno pari al +13%, le seconde il 43% (+3,4%).

Anche questo può essere considerato un effetto Covid che si traduce, come in altri comparti, nella paura del consumatore verso prodotti acquistati attraverso l’utilizzo delle mani di operatori del banco servito, confidando nella maggiore sicurezza nell’acquistare prodotti confezionati. Detto ciò va chiarito che anche i formaggi a peso variabile sono cresciuti (+3,4%), in controtendenza rispetto ad altri settori del peso variabile quali l’ortofrutta (-0,1%), i salumi (-2,2%) e la gastronomia che addirittura si contrae del -13,9%.

 

 

Analizzando le vendite nei vari formati, tutti i canali contribuiscono all’incremento dei ricavi, ma in particolare il discount è cresciuto più di tutti (+18,2%). In periodo di pandemia il consumatore ha scelto questo formato in primis per la convenienza, ma riferirsi solo ad essa, secondo Alessandro Poli, è riduttivo. “Negli ultimi tempi, questo formato è stato oggetto di grande trasformazione – ha proseguito il manager di IRI – il consumatore lo sceglie perché è un negozio di prossimità, perché ha i parcheggi, perchè la qualità dei prodotti è molto confrontabile a quella del supermercato e anche perché i prodotti freschi sono di qualità. La riprova è che la fedeltà del consumatore al formato discount negli ultimi anni è aumentata del 20%”.

 

 

Anche il canale online ha registrato un boom: il mercato virtuale, infatti, nel 2020 ha pesato il 1,3% del totale fatturato GDO e e nel mercato dei formaggi, che vale circa 57 milioni di euro, è cresciuto del +36%.

Ha poi spiegato Poli che “Vi sono tre tendenze che condizionano il mercato alimentare e di conseguenza anche quello dei formaggi: la prima è la ricerca dei prodotti locali. Tradizione, tipicità e origine continuano ad orientare le scelte di acquisto del consumatore. Da qui poi vanno considerati due elementi e cioè la denominazione D.O.P. e quella del 100% latte italiano. I prodotti D.O.P. valgono circa il 25% del mercato a peso imposto e già prima della pandemia crescevano del +9%, di più rispetto a quelli no D.O.P. (+1%); con la pandemia poi, i prodotti D.O.P. sono cresciuti del +13%. Altro elemento di ricerca del consumatore è che i prodotti siano realizzati con il latte 100% italiano, sebbene solo il 20% lo sono realmente.”

Nell’intervento in diretta Poli ha poi spiegato che la seconda tendenza è quella relativa all’attenzione da parte del consumatore verso prodotti che siano a tutela della salute e del benessere. Vi è infatti oggi, la consapevolezza che uno stile di vita alimentare sano, possa effettivamente allontanare le malattie. Si rafforza infatti la domanda dei formaggi senza lattosio, con una crescita già nel 2019 del +9% e nel 2020 del +13%. Meno rilevante è il biologico che fa davvero fatica ad emergere.

Ultima tendenza frutto della pandemia, è stato il boom per i formaggi utilizzati nelle preparazioni alimentari, in un contesto in cui la componente di servizio rimane rilevante nelle scelte di acquisto. Molto bene quindi la mozzarella da cucina con un tasso di crescita del +65%. Cresce il mascarpone con il +33,6% ma crescono anche il gorgonzola (+25,2%) e gli spalmabili (+11,3%).

 

 

 

 

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7-10 maggio 2024
9:30 - 18:00 eccetto l’ultimo giorno, 10 maggio 2024, dove l’ultimo ingresso permesso è alle ore 13.00 e la manifestazione chiude alle ore 15.00
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