Conserve, sottoli e sottaceti: i commenti dei partecipanti
“Conserve vegetali, sottoli e sottaceti sono grosse categorie anche nello specifico, che hanno sfaccettature e velocità molto complesse. È positivo vedere che i consumatori sono disponibili ad acquistarne ancora di più nei prossimi mesi”. Questo il commento di Pietro Poltronieri, responsabile MDD di Crai Nazionale, ai dati presentati da Istituto Piepoli nel workshop di Cibuslab “Conserve e condimenti, la tradizione italiana sugli scaffali della Gdo”. “Emergono due grossi trend trasversali che entrano nella fascia premium – ha aggiunto – sicuramente sottoli e sottaceti nella percezione del consumatore sono un segmento di qualità, così come le conserve che hanno una connotazione più salutista per chi vuole tenersi in forma. Ci sono marche importantissime e la private label che gioca un ruolo determinante in superfici di vendita medio piccole”.
“Anche noi come F.lli Polli – ha confermato Manuela Polli, head of business di F.lli Polli – abbiamo visto un incremento delle vendite spinto sicuramente dalla pandemia. Mi fa piacere aver notato l’interesse dei giovani consumatori, in particolare nella fascia 18-34 anni che a noi sta molto a cuore. Dobbiamo “svecchiare” un prodotto che c’è da sempre sugli scaffali ma che è ancora moderno, è importante parlare sempre di più i giovani e per questo abbiamo iniziato a lavorare in chiave aperitivo lanciando nuovi prodotti e comunicandoli in quest’ottica”.
Tema ripreso anche da Sabrina Mancini, responsabile marketing di Madama Oliva: “Mi ha colpita vedere le fasce più giovani approcciare prodotti che nel nostro immaginario appartenevano ad un pubblico più grande. In generale anche noi abbiamo vissuto questo aumento dei consumi pur lavorando in un altro reparto, cresce anche l’attenzione verso l’aspetto più salutista del cibo”.
“Vivendo sia il retail che l’ho.re.ca. abbiamo notato anche noi l’attenzione del consumatore verso prodotti bio, packaging e premium – ha sottolineato invece Valter Di Felice, direttore responsabile di Scelgo – osserviamo una flessione della categoria in generale, dovuta alla spinta della pandemia nel 2000. La chiave di lettura è il canale ho.re.ca. dove troviamo famiglie fortemente in crescita, con attenzioni che rispettano quelle del consumatore finale. Così come per l’aperitivo, momento in forte ascesa sia per il canale retail che per la ristorazione, e per i prodotti salutisti. Grande crescita che si rispecchia anche negli andamenti del size medium 600-800 grammi”.
Angela Fiordelisi, responsabile sales della Fiordelisi Srl, si è invece soffermata su un aspetto particolare: “Mi ha colpita l’incremento dell’italianità del prodotto che resta un driver di prima importanza per i consumatore. Una cosa che abbiamo avuto modo di notare anche noi e che viene riscontrata anche dalla ricerca di Istituto Piepoli”. Particolare colto anche da Andrea Maggioni, direttore commerciale marketing di Delicius Rizzoli: “Guardando la polarizzazione dei consumi il +16% nella fascia 35-54 evidenzia le potenzialità della categoria. Nei driver di acquisto è positivo che vengano confermate italianità e qualità mentre va interpretato come una spia accesa il fatto che la sostenibilità dell’imballaggio sia all’ultimo posto. Questo è un argomento che deve essere condiviso e affrontato sia dall’industria che dalla distribuzione”.
Infine Pietro Lobascio, direttore vendite retail di D’Amico: “Mi ritrovo perfettamente nell’analisi e nelle considerazioni e aggiungo un ulteriore elemento: i mercati considerati “maturi” dallo scorso anno sono diventati una potenzialità. Mi riferisco a segmenti come i funghi trifolati in latta, un segmento che anche in virtù dell’incremento delle vendite a causa dell’emergenza sanitaria, quest’anno ha consolidato la sua crescita continuando a registrare passi avanti importanti. Su questa tipologia si sono affacciati tanti nuovi consumatori”.